Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

31 ottobre 2019

9 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE PER UN MONDO SENZA MURI

Dal muro dell'apartheid israeliano sulla terra palestinese al muro della vergogna degli Stati Uniti sulla terra indigena al confine con il Messico - quasi 70 muri in tutti i continenti oggi stanno lacerando le terre e le vite delle persone mentre fortificano confini spesso definiti unilateralmente. Causano migliaia di morti ogni anno e distruggono mezzi di sostentamento. Sono monumenti di espulsione, esclusione, oppressione, discriminazione e sfruttamento.

“Ogni barriera ci dà l’illusione di proteggerci e, al tempo stesso, ci rinchiude. E ci esclude.
Questo vale per i muri fisici, naturalmente, ma anche per quelli mentali, che ci fanno davvero credere che si possa delimitare un confine netto tra un «noi» e un «loro».
 E, soprattutto, che in «loro» si annidi sempre l’insidia, o il potenziale pericolo. Che ci invitano a isolarci, a respingere, a rifiutare l’incontro e il confronto. Separando, chiudendo e blindando ci propongono un mondo meschino, ombelicale, a compartimenti stagni, in cui la diversità è una minaccia e l’inarrivabile omogeneità un fine a cui tendere.
Un mondo chiuso, appunto.”              (Carlo Greppi, L’età dei muri, Feltrinelli 2019)

 

Oggi più che mai, invece dei muri dobbiamo costruire fraternità, una fraternità universale, un modo realmente nuovo, moderno, di vedere, intendere e organizzare le relazioni tra le persone e i popoli, i rapporti con la natura, la società, l’economia.

Con le persone colpite da questi muri e con i movimenti che pongono giustizia, libertà e uguaglianza come strumenti per risolvere i problemi di questo pianeta, ci uniamo all’appello per il 9 novembre come giornata globale per un mondo senza muri.

La proposta è partita da decine di associazioni palestinesi e messicane ed è sostenuta a livello internazionale da altre associazioni e comitati di solidarietà (si veda: https://www.stopthewall.org/2017/06/19/november-9-global-day-action-world-without-walls)

In Italia hanno aderito - tra gli altri - la rete nazionale delle Donne in Nero contro la guerra, la Rete della Pace, il Gruppo Abele.

A PADOVA SAREMO IN PIAZZETTA GARZERIA SABATO 9 NOVEMBRE ALLE 11.30

Costruiamo ponti non muri !

Donne in Nero
Padova 9 novembre 2019

donneinnero.padova@gmail.com

controlaguerra.blogspot.com

15 ottobre 2019

Donne che resistono contro le ingiustizie - Rassegna cinematografica



Vi presentiamo, in questa rassegna Donne che resistono contro le ingiustizie, ritratti di donne che hanno avuto coraggio e hanno preso la parola. 

Contro la guerra e la violenza maschile sulle donne, vogliamo costrui- re azioni politiche che generino cambiamenti culturali e trasformazioni, in una società in cui la discriminazione e la sopraffazione sulle donne ri- mangono strutturali e diffuse.

Contro le ingiustizie che quotidianamente le donne subiscono, vogliamo assumere la responsabilità in prima persona e rifiutare il vittimismo, agire la disobbedienza per sottrarci allideologia dominante, costruire azio- ni di giustizia. 







Primo spettacolo mercoledì 23 ottobre
h 20 30 Sala Fronte del Porto

INGRESSO LIBERO


11 ottobre 2019

Un carrarmato e un cacciabombardiere fanno guerra anche al clima

Quanto incidono gli esperimenti nucleari, le quotidiane esercitazioni militari svolte in varie parti del mondo, le guerre in atto responsabili di devastazioni ambientali, vittime umane e animali, spostamenti di popolazioni sui cambiamenti climatici? Difficile calcolarlo, ma certamente moltissimo.

Qualche dato:

-          il consumo di carburante nelle guerre Usa «antiterrorismo» post-11 settembre dal 2011 al 2017 arriva all’emissione di 1,2 miliardi di tonnellate di gas serra, stima che non comprende la produzione di armi, né l’impatto sul clima e sull’ambiente delle distruzioni massicce di infrastrutture, case, servizi, tutto da ricostruire;

-          le spese militari mondiali (oltre 1.700 miliardi di dollari) sono risorse sottratte agli investimenti sociali e alla riconversione verso un’economia equa ed ecologica; in Italia si arriva a 70 milioni di euro al giorno; inoltre il governo si è impegnato a spendere 14 i miliardi di euro per acquistare 90 F-35 dagli Stati Uniti;


-          il settore militare non solo inquina ma contamina, trasfigura, rade al suolo: le attività militari sono responsabili di molte forme di inquinamento e danni alla salute delle popolazioni: dai metalli pesanti per finire all’uranio impoverito, oltre 300 i casi riconosciuti di tumori (e di decessi) che hanno colpito i soldati italiani in servizio all’estero, ma poco si sa sull’aumento di tumori e malattie a danno delle popolazioni vittime degli indiscriminati attacchi militari, e che ovviamente non hanno canali per ricorrere alla giustizia o ottenere risarcimenti; l’occupazione di territori che dovrebbero essere adibiti a coltivazioni o altre attività umane utili, e che invece rimangono gravemente e permanentemente contaminati dalle attività militari.


Inutile dunque opporsi al caos climatico senza opporsi anche alla corsa agli armamenti e alle guerre.

"L'umanità che tratta il mondo come un mondo da buttare via, finirà per trattare se stessa come un' umanità  da buttare via" (Günther Anders)

SMILITARIZZIAMO L’AMBIENTE E LE NOSTRE VITE
per prenderci cura di noi stessi/e, degli/delle altri/e, 
del mondo in cui viviamo

PER QUESTO SAREMO IN PIAZZETTA GARZERIA A PADOVA
MERCOLEDI' 16 OTTOBRE ALLE 17.30


Donne in Nero