Quanto è accaduto nei Balcani ci riguarda direttamente e non solo per
vicinanza geografica. A Srebrenica oggi si arriva e si riparte subito per
una fugace visita al memoriale di Potocarì, la vecchia fabbrica
di accumulatori alla periferia della città dove avvenne l’eccidio. Il
memoriale è un grande semicerchio con le steli bianche e una scritta:
“8.372…Numero complessivo delle vittime che non è ancora concluso”. Le commemorazioni,
i pentimenti, le scuse, insieme al profluvio della retorica, non risarciscono
l’indifferenza di allora.
(Alberto Negri)
IERI A BELGRADO: LE DONNE IN NERO NON DIMENTICANO