Foto di ANDREA ZENNARO, tratta dagli Atti di Toponomastica femminile
Che
cosa è successo a Colonia nella notte di Capodanno?
Che un migliaio di giovani arabi e
nordafricani ha molestato, aggredito e derubato tutte le donne che ha
incontrato. In quelle
donne in festa, accompagnate
da altre donne, e dunque “sole”, svincolate dalla proprietà e protezione dei
Maschi, gli uomini, per lo più stranieri, ma non solo, hanno visto soltanto la
possibilità di disporre dei loro corpi, del
loro tempo, delle loro cose.
A quelle donne, che vanno ad aggiungersi ad
una lista infinita di altre donne che continuano ad essere violate, stuprate e
anche uccise in tutto il mondo e anche nelle nostre civilissime strade e case,
mandiamo il nostro abbraccio affettuoso,
la nostra profonda partecipazione al loro dolore e insieme a loro ribadiamo che
:
la
violenza sessuale non è mai accettabile
né nella cultura islamica né nella
cultura occidentale,
né fra gli immigrati di Colonia né tra le mura delle nostre case
È ora di prendere sul serio la violenza sessuale e la
misoginia (odio per le donne) ogni giorno, non solo quando i colpevoli sono di
culture “altre”. Questo significa che gli uomini di tutte le religioni, le
etnie e culture devono imparare che non possono stuprare, aggredire e attaccare
le donne, neanche se la loro ideologia lo permette.
Certamente è più facile accusare gli emarginati di essere misogini piuttosto che ammettere che a qualunque latitudine gli uomini devono rispettare la libertà di
noi donne di essere, di scegliere e di fare ciò che vogliamo.
Sarebbe fantastico se gli stupri, le molestie
sessuali e la misoginia fossero sempre presi sul serio come quando i colpevoli
sono musulmani o migranti!
Vorremmo
che la nostra libertà e la dignità di donne fossero messe al centro, non solo
di grandi e ipocrite dichiarazioni di principio, o usate per la
contrapposizione noi-loro, uomini autoctoni-uomini stranieri, ma di pratiche
quotidiane e di percorsi educativi per costruire relazioni di reciproco
rispetto tra donne e uomini.
PER AFFERMARE LA NOSTRA LIBERTà
PER RIVENDICARE I DIRITTI CHE ABBIAMO
CONQUISTATO PER NOI E PER TUTTE LE DONNE,
LE RAGAZZE E LE BAMBINE CHE APPRODANO E
ABITANO IN EUROPA E NEL RESTO DEL MONDO
SAREMO IN PIAZZA CAVOUR
MERCOLEDì 3 FEBBRAIO ALLE 17.30
E INVITIAMO TUTTE LE DONNE A UNIRSI A
NOI
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