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27 maggio 2012

#1000+1000perlapace La vendita di armi nell'europa


Alcuni dati del Dossier di Missione Oggi

  1. Il giro d’affari delle esportazioni di armamenti dei paesi dell’Unione europea ammonta ad oltre 30 miliardi di euro all’anno.
  2. Ma, nonostante i corposi rapporti annuali dell’UE, le informazioni sono lacunose. Se, infatti, i dati delle Relazioni UE sono abbastanza certi per quanto concerne le autorizzazioni (licences) all’esportazione, molto carenti risultano invece quelli relativi alle effettive consegne (deliveries) di armamenti: una minuscola nota della Relazione avvisa annualmente che diversi Stati membri “could not supply these data” (non hanno potuto fornire questi dati). E non si tratta di esportatori di poco conto: nel 2010, ad esempio, oltre a Belgio, Danimarca, Grecia, Irlanda e Polonia non hanno fornito le cifre delle consegne anche la Germania e il Regno Unito.
  3. L’Italia ha fornito all’UE “cifre ballerine” sulle consegne di armamenti, molto al ribasso rispetto a quelle contenute nella Relazione inviata al Parlamento nel 2011: tale Relazione per l’anno 2010 riportava come “operazioni di esportazione effettuate” un ammontare di circa 2.754 milioni di euro, mentre il Governo italiano ha segnalato all’UE un totale di esportazioni effettuate (Worldwide exports) per soli 616 milioni di euro.
  4. Il trend degli affari delle esportazioni europee, nonostante la flessione dell’ultimo anno, è comunque in crescita. Le autorizzazioni all’esportazione di sistemi militari sono infatti passate – in valori costanti al 2010 – dai 25 miliardi di euro del 2002 a quasi 41 miliardi di euro del 2009 per poi ridiscendere nell’ultimo anno a poco meno di 32 miliardi.
  5. L’andamento delle consegne (di soli materiali militari, non comprensive delle licenze di produzione e i servizi) rilevate nelle Relazioni dell’UE, seppur chiaramente incompleto per la già citata mancanza di dati di diversi paesi, mostra a partire dal 2004 una sostanziale stabilità attorno ai 10,5 miliardi di euro annui con una crescita nel 2010 quando hanno raggiunto i 13 miliardi di euro: quest’ultimo dato include le consegne di Germania e Italia come riportate nelle relazioni governative dei due paesi.
  6. Le principali zone geo-politiche di destinazione degli armamenti UE: Nell’ultimo quinquennio, i paesi dell’Ue hanno trasferito agli Stati membri materiali militari per poco più di 55 miliardi di euro (33,6%), ai paesi del Nord America oltre 18 miliardi (11%), alle economie avanzate dell’Oceania (qui compreso il Giappone) per quasi 7 miliardi (4,1%) e agli altri Stati del continente europeo (compresa la Turchia) per meno di 11 miliardi (6,5%), mentre – verso i paesi del Sud del Mondo - hanno autorizzato esportazioni di armamenti per oltre 31 miliardi di euro alle nazioni del Medio Oriente (19%), per più di 27 miliardi a quelle dell’Asia (16,5%), per 8 miliardi esatti all’Africa (4,9%) e per oltre 7 miliardi ai paesi dell’America latina (4,4%).
  7. Nel quinquennio 2006-10, a parte gli Stati Uniti (16,5 miliardi di euro) i principali destinatari di armamenti europei tra i paesi del Sud del mondo sono stati i governi autoritari della penisola araba e le nazioni povere e instabili del sub-continente indiano: ma figurano anche i regimi autoritari del Nord Africa e del Medio Oriente. Ecco l’elenco: Arabia Saudita (12 miliardi euro pari al 7,4%), Emirati Arabi Uniti (9 miliardi), India (5,6 miliardi), Oman (4,3 miliardi); Pakistan (4 miliardi), Turchia (3,5 miliardi); Malaysia (3,4 miliardi), Singapore (3,4 miliardi), Marocco (2,5 miliardi), Brasile (2,2 miliardi), Algeria (1,8 miliardi), Kuwait (1,6 miliardi), Venezuela (1,6 miliardi), Indonesia (1,5 miliardi), Cile (1,4 miliardi), Cina (1,2 miliardi), Thailandia (1,2 miliardi), Egitto (1,1 miliardi), Sudafrica (1,1 miliardi) e Libia (1 miliardo).
  8. Negli ultimi dieci anni i paesi dell’UE hanno autorizzato esportazioni di armamenti a 132 nazioni: dalla martoriata Angola al poverissimo Niger, dal Sultanato di Brunei al Laos, da Vanuatu allo Yemen. Mancano solo Corea del Nord, Iran,Tonga e Tuvalu. Ma, nonostante l’embargo di armi dell’UE, ci sono Cina, Somalia, Sudan e Zimbabwe.
  9. I principali esportatori di sistemi militari tra i paesi dell’UE nell’ultimo quinquennio sono: Francia (58,7 miliardi di euro pari al 35,6%), Germania (24 miliardi pari al 14,7%), Italia (23,2 miliardi pari al 14,1%), Regno Unito (12,8 miliardi), Spagna (11,5 miliardi), Austria (6,8 miliardi), Svezia (5,9 miliardi), Paesi Bassi (5,5 miliardi).

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