L'arte
contro la guerra e la violenza
Paul Klee, Angelus Novus , 1910| 2 >
"C'è un quadro di Klee che s'intitola
Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da
qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le
ali distese. L'angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto
al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe,
che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli
vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l'infranto. Ma una
tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è cosi forte
che egli non può più chiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel
futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui
al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta".
W. Benjamin, Angelus novus, Einaudi, 1962, pp. 76-77
dal sito minerva- arte contro la guerra
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