Partecipiamo attualmente alla
mobilitazione nazionale in supporto dei prigionieri che sono in
sciopero della fame da 23 giorni. Questo è il più grande sciopero
della fame della storia con oltre 2.500 prigionieri/e palestinesi che
lottano per migliorare le loro condizioni in carcere e il mondo non
batte ciglio.
Chiedono soltanto che venga
posto fine al loro isolamento costantemente rinnovato e alla
detenzione amministrativa che è considerata illegale dalla Legge
Umanitaria Internazionale. Chiedono di avere accesso ai canali
televisivi di intrattenimento, di avere spazi per incontrare le loro
famiglie, in particolare i prigionieri provenienti da Gaza che non
hanno visto per anni le loro famiglie. Mahmoud Issa si sta lasciando
morire di fame perché è stato in isolamento per ben 10 anni. Altri
due Bilal
Diab e Thaer Halahleh
hanno iniziato il loro 72° giorno questa mattina perché si trovano
in stato di detenzione senza accusa o processo.
Bobby
Sands è morto nel 66° giorno di sciopero della fame. Le autorità
israeliane stanno multando gli scioperanti fino a 100 euro al
giorno. Molti sono stati posti in isolamento.A molti di loro è stata
tagliata la fornitura di acqua e di elettricità. A molti di loro è
stato negata la possibilità di incontrare i loro avvocati. Questo è
sicuramente la forma di protesta più non violenta immaginabile.
Quante vite dovremo perdere perché ci si metta in azione?
Vi
chiediamo di dare sostegno ai prigionieri/e, di inviare una lettera
al governo perché faccia pressione su Israele perché ponga fine
alle atrocità contro i prigionieri palestinesi che dovrebbero essere
protetti dalla Legge Umanitaria Internazionale.
Per
la libertà e la giustizia,
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