Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

21 giugno 2014

Gideon Levy: gli orrori dell’ occupazione

domenica 8 giugno 2014
http://frammentivocalimo.blogspot.it/2014/06/gideon-levy-horrors-of-occupation-go.html Haaretz.com


Parlate dei pescatori inermi di Gaza sparati da elicotteri d’assalto; parlate dei bambini brutalmente arrestati nel bel mezzo della notte; parlate delle innumerevoli detenzioni senza processo, delle famiglie lacerate tra Gaza e la Cisgiordania, tra Gerusalemme e Ramallah. Parlate del dito israeliano facile sul grilletto; parlate dei giudizi discriminatori, dell’espropriazione quotidiana, delle demolizione di case e della distruzione di villaggi; parlate dei pascoli trasformati in firing zone solo per scoraggiare i residenti e per espellerli; parlate dei soldati che sparano per noia e degli agenti di polizia che fanno arresti solo perché possono.

Parlate dell’apartheid insita nella West Bank, e delle terribili prospettive di fronte a qualsiasi bambino palestinese che sta cercando di costruire una vita, o anche solo di visitare la spiaggia, anche se è solo una breve distanza da casa sua. Parlate degli abitanti di Gaza che non possono esportare le loro merci, né andare da nessuna parte – non studiare, non andare in ospedale, non visitare i familiari o di lavoro al di fuori del carcere, il più grande del mondo. Parlate delle migliaia di prigionieri, alcuni dei quali prigionieri politici, che devono affrontare la discriminazione inumana, in contrasto con le loro controparti ebree. Parlate della burocrazia di occupazione, un altro metodo istituzionalizzato di abusi. Parlare dei posti di blocco e delle ingiustizie travolgenti. Parlate degli orrori dell’occupazione.

Ogni cittadino decente, sia in Israele e in tutto il mondo, deve gridare contro queste cose. Queste grida non si sentono abbastanza.


20 giugno 2014

PALESTINA CALPESTATA, DIMENTICATA, OSCURATA


Tre coloni scomparsi in Cisgiordania vicino a Hebron.
Una città blindata, non si entra e non si esce, le case perquisite e devastate, le persone portate via di notte e incarcerate, intimidazioni, minacce, check point ovunque, qualcuno viene ucciso... tutto questo non fa notizia e tutti si preoccupano per il ritorno dei "nostri ragazzi".
E' giusto che i ragazzi israeliani tornino a casa ma devono tornare a casa anche i ragazzi palestinesi e si deve condannare anche il terrorismo israeliano nei confronti dei palestinesi

Bring back i nostri 5500 prigionieri
Bring back i nostri 230 minori prigionieri
Bring back le nostre case

Bting back i nostri rifugiati 
Bring back la nostra terra
Bring back la nostra Palestina

16 giugno 2014

UCRAINA: UN’ALTRA GUERRA INEVITABILE ?


La guerra fredda è finita da 25 anni, ma ancora il mondo è sottomesso alle logiche di potenza e alle sfere di influenza, annullando il diritto dei popoli all'autodeterminazione, mietendo vittime tra i civili - come Iraq, Afghanistan e Siria insegnano - ed esponendo il mondo ad una catena di guerre senza fine.

Quanto sta succedendo in Ucraina è estremamente grave.

Quale il ruolo dell'Unione Europea, della NATO, degli Stati Uniti, della Russia in questo conflitto? 

Come sempre, quando sono le armi a prendere la parola, la verità e l'informazione sono le prime vittime.




Per questo, per aiutare la comprensione della grave crisi che ha investito l'Ucraina in questi mesi e ragionare sulle possibili soluzioni del conflitto,

ci incontriamo

giovedì 19 giugno 2014 alle 18

sala consiliare “Caduti di Nassiriya”
(sotto il Volto dell’Orologio, piazza Capitaniato, Padova)


Intervengono:

Aldo Ferrari
professore presso l’Università Ca' Foscari di Venezia e
dell’ISPI (istituto per gli studi di politica internazionale) di Milano

Danilo Elia
giornalista e corrispondente dell’Osservatorio Balcani e Caucaso




Associazione per la Pace, A.C.S., A.N.P.I., Donne in Nero, Legambiente, Mani Tese, M.I.R., Perilmondo onlus, Studenti Per–UDU, Rete degli studenti medi, CGIL Padova

02 giugno 2014

PROPOSTA DI LEGGE PER ISTITUIRE LA DIFESA CIVILE, NON ARMATA E NONVIOLENTA


Il 2 giugno è la “Festa della Repubblica che ripudia la guerra” 
I movimenti per la Pace e il Disarmo rispondono a Napolitano e lanciano una proposta di legge per istituire la difesa civile, non armata e nonviolenta. 
La madre è la Resistenza antifascista, il padre è il Referendum democratico: la Repubblica italiana è nata in un'urna il 2 giugno del 1946.  Perché, per festeggiare il suo compleanno, lo Stato organizza la parata militare delle Forze Armate? E' una contraddizione ormai insopportabile. 



Il 2 giugno ad avere il diritto di sfilare sono le forze del lavoro, i sindacati, le categorie delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini con le madri e i padri, le ragazze e i ragazzi del servizio civile
Queste sono le vere forze vive della Repubblica che chiedono di rimuovere l'ostacolo delle enormi spese militari ed avere a disposizione ingenti risorse per dare piena attuazione a tutti i principi fondanti della Costituzione: lavoro, diritti umani, dignità sociale, libertà, uguaglianza, autonomie locali, decentramento, sviluppo della cultura e ricerca, tutela del paesaggio, patrimonio artistico, diritto d'asilo per gli stranieri e  ripudio della guerra. 

I nostri movimenti celebrano il 2 giugno promuovendo congiuntamente la Campagna per il disarmo e la difesa civile e lanciando oggi la proposta di legge di iniziativa popolare per  l'istituzione e il finanziamento del “Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta”. 
Obiettivo della Campagna è dare piena attuazione all'articolo 52 della Costituzione (“la difesa della patria è sacro dovere del cittadino”) che non è mai stato applicato veramente, perché per difesa si è sempre intesa solo quella armata, affidata ai militari, mentre la Corte Costituzionale ha riconosciuto pari dignità e valore alla difesa nonviolenta, come avviene con l'istituto del Servizio Civile nazionale. 
La difesa civile, non armata e nonviolenta è difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali;  difesa dell’integrità della vita, dei beni e dell’ambiente dai danni che derivano dalle calamità naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni. 
Il disegno di Legge istituisce un Dipartimento che comprenderà il  Servizio civile, la Protezione Civile, i Corpi civili di pace e l'Istituto di ricerche sulla Pace e il Disarmo
Il finanziamento della nuova difesa civile dovrà avvenire grazie all'introduzione 
dell'”opzione fiscale”, cioè la possibilità per i cittadini, in sede di dichiarazione dei redditi, di destinare il 6 per mille alla difesa non armata. Inoltre si propone che  le spese sostenute dal Ministero della Difesa relative all’acquisto di nuovi sistemi d’arma siano ridotte in misura tale da assicurare i risparmi necessari per non dover aumentare i costi per i cittadini. 
Lo strumento politico della legge di iniziativa popolare vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralità alla Costituzione che “ripudia la guerra” (art. 11). 
La Campagna è stata presentata il 25 aprile 2014 in Arena di pace e disarmo; viene lanciata in occasione del 2 giugno 2014, Festa della Repubblica; la raccolta delle 50.000 firme necessarie inizierà il 2 ottobre 2014, Giornata internazionale della Nonviolenza, e si concluderà dopo 6 mesi. 

Rete Italiana per il Disarmo – Controllarmi 
www.disarmo.org 
Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile – CNESC 
www.cnesc.it 
Forum Nazionale per il Servizio Civile – FNSC 
www.forumserviziocivile.it 
Tavolo Interventi Civili di Pace – ICP 
www.interventicivilidipace.org 
Campagna Sbilanciamoci! 
www.sbilanciamoci.org 
Rete della Pace 
www.retedellapace.it 

Per informazioni 
redazione@nonviolenti.org 
www.azionenonviolenta.it 
348/2863190