Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

13 marzo 2016

Lettura, libri, libertà

Libri in fuga, che accompagnano gli uomini e le donne in fuga, anche quando ad essa non sono obbligati. Infilati in fretta in una valigia, assieme a sogni, speranze e oggetti di uso personale, o selezionati attentamente: sono quelli indicati da 39 persone che hanno cambiato paese e scelto l’Italia, raccolti da Melita Richter, docente all’Università di Trieste, nel  volume ‘Libri migranti’.

Un libro in migrazione rincuora, rafforza, prolunga il legame ombelicale con quello spazio intimo che si continua a chiamare casa, lega persone e momenti precisi della vita, compatta il proprio personale universo. Quanti libri trovano spazio nelle nostre valige, quanto dei libri permane e quanto valore perdono o acquisiscono le letture in chi vive attraversando i mondi sono i temi appassionanti di questa straordinaria raccolta di racconti.




Ne parliamo con MELITA RICHTER
sabato 19 marzo alle 10.30
sala Nassiriya, piazza Capitaniato


Melita Richter, nata a Zagabria, vive a Trieste. Sociologa, saggista, docente presso l’Università di Trieste. Curatrice del libro L’Altra Serbia, gli intellettuali e la guerra, Selene Edizioni, 1996. Assieme a Maria Bacchi, ha curato il libro Le guerre cominciano a primavera. Soggetti e identità nel conflitto jugoslavo, Rubbettino, 2003. Curatrice del libro Percorsi interculturali. Esperienze di mediazione culturale a Trieste, Interethnos, Trieste, 2006. Assieme a Silvia Caporale Bizzini cura il libro Teaching Subjectivity. Travelling Selves for Feminist Pedagogy, book series ATHENA, Stockholm University, 2009, e la sua edizione italiana, Soggetti itineranti. Donne alla ricerca di sé, Albo Versorio, Milano, 2013. Collabora a riviste nazionali e internazionali sui temi dell’interculturalità, integrazione europea e questioni balcaniche. Ha promosso le antologie dei testi di autori migranti a Trieste. È socia della Società italiana delle letterate. Scrive poesia e fa parte della Compagnia delle poete di Roma.