Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

17 luglio 2019

Srebrenica: ricordare perché non si ripeta

Quando si entra in una casa n Bosnia, subito viene preparato e offerto il caffè: è un gesto di accoglienza.

Ogni anno, ogni 11 luglio, la piazza di una città diversa ospita il monumento nomade ŠTO TE NEMA (perché non ci sei?) sotto la guida dell’artista Aida Šehović, sua iniziatrice e oggi custode. 7856 fildžani (tazzine) vengono deposti in terra e riempiti di caffè per commemorare gli 8372 bosniaci musulmani uccisi nel genocidio di Srebrenica nel luglio del 1995. Il numero di tazzine, raccolte in giro per il mondo e regalate da famiglie bosniache, è destinato a crescere, fino ad averne una per vittima.

Oggi a Venezia si è versato il caffè nei fildžani per ricordare le vittime del genocidio, perché non ci siano più genocidi in nessun luogo.




ABBATTERE MURI, COSTRUIRE PONTI


Per un’Europa che accolga e non escluda
Per un’Europa che difenda le vite contro le politiche di morte e odio
Per un’Europa che non si arrenda mai di fronte al fascismo

In Europa guadagnano terreno le forze di estrema destra e neofasciste che diffondono ondate di odio contro le persone migranti e rifugiate. Le politiche migratorie europee chiudono le frontiere respingendo migliaia di persone che fuggono dalle guerre alimentate con armi fabbricate in Europa e dalla miseria provocata dalle politiche commerciali neocolonialiste, dal saccheggio delle risorse minerarie e energetiche e dalla distruzione dell’ambiente.

Non sono le migrazioni a provocare la crisi economica che interessa l’Europa, ma sono proprio le politiche europee a generare disoccupazione e precarietà, eliminare i servizi pubblici e provocare tagli sociali.


Noi Donne in Nero contro la Guerra di diverse città europee:

-       Denunciamo la manipolazione e falsità del discorso che attribuisce alle migrazioni la causa della crisi sociale e economica in Europa nascondendone le vere responsabilità.
-       Rifiutiamo le politiche di odio e discriminazione e il razzismo istituzionale che esclude e respinge.
-       Ci impegniamo a mantenere una solidarietà attiva con le persone che ora subiscono questa situazione e a considerarle una parte integrante delle nostre società.

Vogliamo un’Europa che si impegni a:

-       realizzare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, specialmente la libertà di movimento, assicurando alle persone migranti e rifugiate gli stessi diritti e opportunità di chi abita in Europa;
-       porre fine alla vendita di armi ai paesi in guerra e al saccheggio delle risorse dei paesi africani;
-       cessare le espulsioni, stabilire corridoi di viaggio sicuri per le persone in fuga dalle guerre e attuare politiche che prevedano l’ingresso legale dei cosiddetti migranti economici;
-       non giudicare e perseguire come un crimine la solidarietà con le persone rifugiate e migranti.

Donne in Nero
Padova 22  maggio 2019

donneinnero.padova@gmail.com

controlaguerra.blogspot.it

RICORDANDO MELITA