Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

31 ottobre 2017

CONTRO LA GUERRA PER IL DISARMO


La nostra Costituzione ripudia la guerra, ma....

L’Italia prevede per il 2017 una spesa militare di circa 23 miliardi di euro, 64 milioni al giorno, più di 40.000 euro al minuto!

La legge n. 185/1990 vieta l’esportazione di sistemi militari “verso Paesi in conflitto armato”, ma ....

nel 2016 le esportazioni italiane di armamenti hanno registrato un fatturato di 14,6 miliardi di euro, con un aumento dell’85,7% rispetto ai 7,9 miliardi del 2015. 
E tra gli acquirenti troviamo diversi paesi in guerra o che non rispettano i diritti umani, come Kuwait, Qatar, Turchia, Israele, Pakistan.... E tra i maggiori l’Arabia Saudita, sostenitrice ideologicamente e militarmente dell’Isis e in guerra con lo Yemen.

Il 7 luglio all’Onu 122 Stati hanno approvato  un Trattato
per la messa al bando delle armi nucleari, che proibisce sviluppo, test, produzione, acquisizione e stoccaggio sul proprio territorio di qualsiasi tipo di arma nucleare, ma ....

l’Italia non ha partecipato alla stesura e alla votazione del Trattato allineandosi alle 9 potenze nucleari (USA, Regno Unito, Francia, Russia, Cina, India, Pakistan, Israele, Corea del Nord) che in tutto il mondo detengono 15.000 testate nucleari, di cui attualmente circa 70 di stanza in Italia nelle basi militari di Aviano e Ghedi.

Per rompere il muro di indifferenza
saremo in piazza Cavour a Padova martedì 7 novembre alle 17

Vogliamo che il nostro Paese:

Ø smetta di vendere armi a regimi dittatoriali e Paesi in guerra;
Ø converta a scopi civili le fabbriche d’armi;
Ø aderisca al  Trattato per la messa al bando delle armi nucleari;
Ø non consenta l’arrivo in Italia di altre nuove bombe nucleari  

Donne in Nero

donneinnero.padova@gmail.com
http://controlaguerra.blogspot.it



27 ottobre 2017

CI RIFIUTIAMO DI ESSERE NEMICHE

Così dicono le Donne in Nero di Madrid di fronte alla preoccupante situazione che si sta vivendo in Spagna:

  
“Come donna, la mia patria è il mondo intero"

Noi Donne in Nero di Madrid siamo molto preoccupate e dispiaciute per la situazione che si sta vivendo in Catalogna e nel resto della Spagna.

Vediamo anche con gran perplessità che tutti gli altri problemi delle nostre società sono spariti dai media e dalle preoccupazioni dei governi come se non esistessero più.

I due governi parlano in nomee del popolo mentre in realtà agiscono secondo i loro interessi di partito. E entrambi son riusciti a far sì che ci consideriamo nemiche/ci tra noi.
Usano l’intimidazione, la paura e la violenza; la stessa forma con cui affrontano il conflitto con la forza è pura militarizzazione delle coscienze.

Come Donne in Nero non vogliamo che ci dividano, non vogliamo che ci separino come nemiche/ci, non vogliamo che si utilizzi la forza: Non in nostro nome né con il nostro denaro!

Come Donne in Nero vogliamo:

  • Risolvere i conflitti in un altro modo: ascoltandoci, facendo attenzione al modo in cui si fanno e si dicono le cose, evitando di mettere altra legna sul fuoco.
  • Tendere ponti tra le persone e le comunità, mettersi nei panni dell’altra parte, conoscere le sue priorità e cercare di capirle. Incontrarci tra donne, al di sopra delle frontiere.
  • Lavorare collaborando insieme per realizzare progressi sociali e delle donne.
  • Chiedere ai governi di lavorare realmente per la gente e che non ci dividano più di quanto hanno già fatto.
  • Facciamo un appello contro l’adozione di misure eccezionali e imposizioni dalle due parti, invitiamo al dialogo e al negoziato democratico e partecipativo.
Noi Donne in Nero, dalle nostre posizioni femministe, antimilitariste e nonviolente, esprimiamo la convinzione che si devono cercare alternative per imparare a far sì che i conflitti non degenerino in maggior violenza, ma generino maggior equità e giustizia per la società civile.

Non basta essere contro la violenza e le guerre, occorre analizzare le cause che le producono per poterle evitare.


05 ottobre 2017

Una giustizia femminista per rispondere alle molteplici violenze contro le donne


“Sono morta il 15 Agosto del 1992.
Sono viva perché ho bisogno di raccontare la verità.”

“La nostra voce è il nostro potere”


(Dalle testimonianze delle donne al Tribunale a Sarajevo)

Donne in Nero e Centro Pandora

invitano a due incontri

per conoscere l’esperienza del Tribunale delle Donne dei Balcani e riflettere insieme sullapproccio femminista alla giustizia che lo caratterizza: una esperienza preziosa, che secondo noi va raccolta e rielaborata di fronte alla violenza che le donne subiscono anche qui da noi in un tempo cosiddetto pacificato (violenza sessuale fuori e dentro la famiglia, prostituzione forzata e riduzione in schiavitù, violenza economica, violenza legata al militarismo…).


- MARTEDì 17 ottobre alle 17.30
   Sala “Peppino Impastato” di Banca Etica (ingresso da via Cairoli, 1)

Presentazione del libro “Tribunale delle Donne. Un approccio femminista alla giustizia”, a cura di Donne in Nero e Centro per gli Studi delle Donne di Belgrado, edizione italiana a cura di Donne in Nero di Udine, e proiezione del video, realizzato da Donne in Nero di Belgrado che racconta l’evento di Sarajevo.


- domenica 29 ottobre alle 10
  Libreria delle Donne, via Barbarigo 91

Nell’ambito degli incontri di discussione e riflessione politica organizzati da Lìbrati, discuteremo insieme su un possibile approccio femminista alla giustizia a partire dall’esperienza del Tribunale delle Donne dei Balcani.

VI ASPETTIAMO !

Per info: donneinnero.padova@gmail.com