La nostra
Costituzione ripudia la guerra, ma....
L’Italia prevede per il 2017 una spesa militare di
circa 23 miliardi di euro, 64 milioni al giorno, più di 40.000 euro al minuto!
La legge n. 185/1990
vieta l’esportazione di sistemi militari “verso Paesi in conflitto armato”, ma
....
nel 2016 le esportazioni italiane
di armamenti hanno registrato un fatturato di 14,6 miliardi di euro, con un
aumento dell’85,7% rispetto ai 7,9 miliardi del 2015.
E tra gli
acquirenti troviamo diversi paesi in guerra o che non rispettano i diritti
umani, come Kuwait, Qatar, Turchia, Israele, Pakistan.... E tra i maggiori l’Arabia
Saudita, sostenitrice
ideologicamente e militarmente dell’Isis e in guerra con lo Yemen.
Il 7 luglio all’Onu 122
Stati hanno approvato un Trattato
per la
messa al bando delle armi nucleari, che proibisce sviluppo, test, produzione,
acquisizione e stoccaggio sul proprio territorio di qualsiasi tipo di arma
nucleare, ma ....
l’Italia non ha
partecipato alla stesura e alla votazione del Trattato allineandosi alle 9
potenze nucleari (USA, Regno Unito, Francia, Russia, Cina, India, Pakistan,
Israele, Corea del Nord) che in tutto il mondo detengono 15.000 testate
nucleari, di cui attualmente circa 70 di stanza in Italia nelle basi militari
di Aviano e Ghedi.
Per
rompere il muro di indifferenza
saremo in piazza Cavour a Padova martedì 7 novembre alle
17
Vogliamo
che il nostro Paese:
Ø smetta di vendere armi a regimi dittatoriali
e Paesi in guerra;
Ø
converta
a scopi civili le fabbriche d’armi;
Ø
aderisca
al Trattato per la messa al bando
delle armi nucleari;
Ø
non
consenta l’arrivo in Italia di altre nuove bombe nucleari
Donne in Nero
donneinnero.padova@gmail.com
http://controlaguerra.blogspot.it
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