25 NOVEMBRE MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA:
PARTIAMO DA SALERNO!
Il prossimo 25 novembre sarà la
giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, anche
quest’anno manifesteremo a Roma per dire no alla violenza sui nostri corpi e
sui nostri desideri. Quest’anno abbiamo deciso di partire da Salerno, dove 26
donne non sono riuscite ad arrivare vive.
A volte le ragioni per cui le
donne fuggono dai loro paesi d’origine non sono le stesse che spingono gli
uomini a partire, così come le condizioni del viaggio non sono le stesse.
Ciechi di fronte a questo, l’Europa, l’Italia e la Libia continuano a pensare e
ad applicare “logiche di accoglienza”,
se così si vogliono chiamare, uguali per tutti e tutte, praticate in luoghi
indescrivibili dove le donne non sono tutelate né ascoltate. Anzi, il più delle
volte sono doppiamente umiliate e sfruttate.
Si continua a definire le donne
deboli! Così si è detto di donne giovani rese inermi da torture e percosse. Noi
sappiamo che deboli non lo erano, sono state indebolite alfine di poterle
sopprimere con cinica facilità. Noi ormai sappiamo come “funziona”. La storia
si ripete. Il diritto internazionale si ferma sulla soglia dell’emergenza e
rende possibile la negazione dell’identità anche nella morte.
Noi chiediamo giustizia per queste donne!
Quelle ragazze erano insieme. Ed
insieme sono state uccise. Vogliamo narrare e testimoniare di questo orrore
partendo da Salerno. Perché siamo convinte che la marcia che faremo il 25
novembre a Roma non può che iniziare dove il loro cammino è stato brutalmente
interrotto. Vogliamo partire dall’interruzione del loro viaggio e far sentire
con tutta la nostra voce che qui si tratta di un crimine contro l’umanità. La Libia, l’Italia e l’Europa dovranno
rispondere della morte di queste 26 ragazze perché ciò che hanno subito non
rientra in nessuna fatalità ma pienamente nelle logiche dei trattati (e delle
annesse “trattative segrete”) che il governo italiano, tramite il Ministro
degli Interni Marco Minniti ha stipulato.
Per secoli ci hanno detto che
avevamo dei protettori, che non eravamo in grado di badare da sole alle nostre
esistenze, fino a quando abbiamo svelato che erano proprio i tutori a ucciderci
e silenziarci, a ridurre le nostre vite a un orribile incubo. L’uguaglianza tra
noi donne ci rende consapevoli che dovunque i meccanismi della violenza
percorrono le stesse strade. Per le donne che fuggono si ripropone
l’ingannevole offerta della protezione alle deboli. Per immobilizzarle s’impone
loro un nuovo carceriere-protettore.
Non crediamo esista una categoria
“migranti”, per noi ci sono donne e uomini che si spostano o fuggono da
situazioni dove la vita non è più possibile. Crediamo che la finzione della
“naturale disparità” riproposta per donne che fuggono riguarda tutte noi.
Nascondere le donne e la loro forza, soffocare la disobbedienza fino ad
ucciderle significa mistificare la vera posta in gioco: la trafila che aggiunge
orrore per fare affari, la riduzione a merce dei corpi femminili, il confinare
nella paura e nello sfruttamento la
voglia di libertà delle donne.
Ciascuna/o di noi sa tutto quello
che c’è da sapere e lo sanno anche coloro che vogliono la schiavitù. Da sempre
diciamo basta e non ci stancheremo mai di dirlo. Noi saremo lì per svelare l’imbroglio
e la vergogna che ricade su chi è complice di questo sistema razzista e
sessista di sfruttamento. Ci incontreremo a Salerno per testimoniare insieme
questa verità. Contro qualsiasi muro o confine, contro la violenza sulle donne
e per la libertà di vita di chi attraversa il Mediterraneo.
ASSEMBLEA DELLE DONNE
PERLARESTITUZIONE – CASA DELLE DONNE DI NAPOLI/BENE COMUNE
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