Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

07 settembre 2018

CONTRO L’INDIFFERENZA, DALLA PARTE DELL’UMANITÀ


"Intorno a noi si vedono cose che nella mia mente suonano come già sentite. C'è una violenza, adesso, nelle persone che da tempo non rilevavo… Io che ho vissuto Auschwitz sulla mia pelle, vi avverto: attenti a questa campagna d’odio".

Liliana Segre


è disumano abbandonare i migranti in mare e impedirne il soccorso.
è disumano fomentare odio verso chi ha solo il desiderio di vivere meglio,
o semplicemente sopravvivere.
è disumano speculare politicamente sulla tragedia di uomini e donne in fuga
in balia di bande di trafficanti.
è disumano alimentare paure, odio e falsità:
-      in Italia non c’è un’invasione: dall’inizio del 2017 a giugno 2018 sono arrivate 135.935 persone (dati UNHCR), poco più dello 0,2% della popolazione italiana;
-      le vere emergenze sono le guerre, le dittature, le carestie e la fame, da cui fuggono molte delle persone che cercano di raggiungere l’Italia e l’Europa. E sono emergenze in gran parte dovute alle politiche neo-coloniali dell’Occidente;
-      la vera emergenza sono le 34371 persone morte o disperse nel canale di Sicilia negli ultimi 15 anni, vittime del rifiuto di concedere loro regolari visti di ingresso.



Davanti a scelte di governo così disumane e irresponsabili non possiamo stare in silenzio, non perché siamo “buone” ma perché vogliamo continuare ad essere umane e razionali. Diciamo:

NON IN NOSTRO NOME :

respingimenti e violenze sui migranti
navi bloccate, porti e frontiere chiusi
difesa privata armata
armi italiane alla Libia
discredito e divieto di operare per le ONG
xenofobia e razzismo!
mala accoglienza, sfruttamento dei migranti
schedatura e discriminazione di rom, sinti, poveri, senza fissa dimora

Restiamo umane! Restiamo umanI!

Tutti, “noi” e “gli altri”, abbiamo bisogni, paure, desideri; solo imparando a conoscerci e a vivere insieme potremo sentirci TUTTI e TUTTE più sicuri e NON AVERE PAURA.

Manifestiamo in nero e in silenzio 
mercoledì 12 settembre dalle 18 alle19
a Padova in Piazzetta della Garzeria


Donne in Nero – Padova


06 settembre 2018

PARLIAMO DI GIUSTIZIA FEMMINISTA CON LEPA MLAĐENOVIĆ


L’approccio femminista alla giustizia implica che il razionale e l’emotivo hanno uguale valore; per esempio, che una sentenza di tribunale è importante per la giustizia quanto l’opportunità per le superstiti di incontrarsi e danzare insieme. È a partire dal benessere delle donne che hanno subito ingiustizie che si misura cos’è la giustizia.
                                                              Lepa Mlađenović

Donne in Nero, Centro Pandora, Librati, Centro Veneto Progetti Donna

invitano

venerdì 14 settembre alle17
presso la Libreria delle donne, Librati
(Via S. Gregorio Barbarigo, 91, Padova)

L’incontro si colloca nell'ambito del percorso sulla giustizia femminista costruito lungo questi mesi a Librati all'interno del gruppo di riflessione politica "Il femminismo che è stata la mia festa".





Lepa Mlađenović è un'attivista femminista, lesbica che si batte contro la guerra. Lavora come consulente femminista per le donne vittime di violenza maschile di guerra a Belgrado. Dal 1991, inizio della guerra nell'ex-Jugoslavia, entra a far parte delle Donne in Nero contro la guerra, gruppo femminista antifascista e contro la guerra che si opponeva al regime serbo.
Come femminista radicale e insieme ad altre femministe ha fondato a Belgrado un centro di consulenza e aiuto per le donne vittime della violenza maschile - che in seguito è diventato l'Autonomous Women's Center.
E' attiva anche sul piano internazionale, all'interno dei seguenti network internazionali quali: LFA (Lesbian feminist activist), FLIPSUR (Feminist list against rape in war in territory of Yugoslavia), LQ_FEAST (Lesbians and queer feminist list of Europe). Ha contribuito alla creazione del Tribunale delle donne dei Balcani.

VI ASPETTIAMO!