Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

28 aprile 2018

Una giustizia femminista per rispondere alle molteplici violenze contro le donne


Domenica 6 maggio h 10:00
presso Lìbrati – Libreria delle donne
(via Barbarigo 91 Padova)

Donne in Nero e Centro Pandora

invitano

nell’ambito degli incontri di discussione e riflessione politica organizzati da Lìbrati a continuare il percorso su


L'esperienza del Tribunale delle donne:
pratiche politiche di giustizia femminista



Prosegue il nostro percorso condiviso intorno al tema della giustizia femminista.
A partire dall'esperienza del Tribunale delle donne di Sarajevo raccontata nel libro Il tribunale delle donne. Un approccio femminista alla giustizia, ragioneremo di giustizia femminista, del valore della presa di parola pubblica e delle pratiche possibili di cambiamento.
In particolare durante questo incontro - oltre alla relazione sul libro di Fabio Roia, Crimini contro le donne. Politiche, leggi, buone pratiche, e alle riflessioni sugli estratti da La città divisa di Nicole Loraux e Femminismo e processo penale di Ilaria Boiano, riferiremo anche sugli incontri con il coordinamento donne della CGIL, con RIDIM (Rete Donne Immigrate) e Luna accoglie donna, una cooperativa che gestisce un gruppo di donne africane richiedenti asilo. Cercheremo inoltre di concretizzare insieme un'iniziativa pubblica sul percorso svolto sinora.

VI ASPETTIAMO !

06 aprile 2018

VERITÀ E GIUSTIZIA PER GAZA

Siamo profondamente colpite dai gravissimi fatti avvenuti a Gaza il 30 marzo, quando l’esercito israeliano ha sparato su una folla disarmata - con donne e bambini - che manifestava per il diritto al ritorno dei profughi palestinesi, per i diritti fondamentali, la dignità e la libertà del popolo palestinese. Il 30 marzo è una data che i palestinesi non dimenticano: 42 anni fa, il 30 marzo 1976, la polizia israeliana represse proteste di cittadini palestinesi contro la confisca di terre in Galilea destinate alla costruzione di insediamenti ebraici. 9 manifestanti vennero uccisi e centinaia furono feriti e arrestati. Da allora ogni anno è commemorata tale data come “Giornata della Terra palestinese”.

Il 30 marzo di quest’anno 18 manifestanti sono stati uccisi e  più di 2000 feriti dai tiratori scelti israeliani in aperta violazione del diritto internazionale che vieta l’uso di armi contro civili disarmati. Il 6 aprile altre 7 vittime e centinaia di feriti.




Siamo indignate dalla superficialità e poca obiettività dei mezzi di informazione e dal silenzio complice dei nostri politici.
Vogliamo ricordare che:
- questa grande manifestazione pacifica è il risultato dell’attività di movimenti di base e non di movimenti estremisti come riportato da molti mezzi di informazione;
- per condurre la sua aggressione violenta l’esercito israeliano ha schierato 100 tiratori scelti, nonché mezzi altamente tecnologici, inclusi i droni;
- le vittime si trovavano tutte all’interno del territorio palestinese;
- Gaza è sottoposta ad un assedio più che decennale, che ha portato la popolazione a vivere in una prigione a cielo aperto in condizioni ormai inaccettabili, come denunciato da molte associazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International e l’israeliana B’tselem (che ha invitato i soldati israeliani a disobbedire agli ordini);
- l’occupazione militare israeliana dei territori palestinesi avviene in violazione di molte leggi internazionali e senza tenere in alcun conto le numerose risoluzioni delle Nazioni Unite.

“Nessuno sforzo propagandistico al mondo, per quanto bieco o ingegnoso, riuscirebbe a far marciare volontariamente migliaia di persone verso il confine della loro prigione a cielo aperto, sapendo benissimo che ci sono centinaia di soldati senza scrupoli che aspettano dall’altra parte, pronti a premere il grilletto in qualsiasi momento.
Solo una cosa può spingere la gente a fare una cosa del genere: la disperazione, la sensazione di non avere niente da perdere. E questo corrisponde esattamente a ciò che è oggi la vita a Gaza, dopo decenni di occupazione e assedio: un vero e proprio inferno”.                                                                                                      (Ahmed Masoud, scrittore)

La marcia continua, si concluderà il 15 maggio, in occasione del 70° anniversario della fondazione dello Stato di Israele nel 1948 e della Nakba, la “catastrofe” durante la quale centinaia di migliaia di palestinesi furono espulsi o costretti a fuggire dalla loro terra.


Il silenzio ci rende complici.
Per questo saremo all'inizio di via Roma (Canton del Gallo) a Padova giovedì 12 aprile alle 18,
per far conoscere e sostenere 
le azioni di resistenza palestinese nonviolenta
e le manifestazioni di dissenso dall’interno di Israele.


DONNE IN NERO 

donneinnero.padova@gmail.com