25 NOVEMBRE 2011
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA
SULLE DONNE
Accogliendo l’appello della rete internazionale delle Donne in Nero, esprimiamo solidarietà e vicinanza alle donne della Colombia e in particolare della città di Buenaventura, fra le quali sono aumentate le morti violente e gli abusi di ogni tipo, sulle quali il conflitto armato, la militarizzazione della vita civile, la povertà aggravano il livello di violenza. Tutti gli attori armati colombiani - guerriglieri, paramilitari, esercito, polizia, narcotrafficanti - utilizzano lo stupro come strumento di punizione contro comunità ritenute vicine al nemico e considerano il corpo delle donne come bottino di guerra.
La violenza contro le donne è una violenza diffusa e intollerabile
In ogni continente, paese e cultura, indipendentemente dal reddito, dal ceto o dal gruppo etnico, gli uomini uccidono le donne, le stuprano, le feriscono nel corpo e nell’anima; vittime di tali violenze sono donne giovani e meno giovani, immigrate e non, borghesi e proletarie, del Nord e del Sud del mondo: sono sempre donne.
In Italia:
nel 2010 115 donne hanno trovato la morte a causa della violenza maschile (101 nel 2006, 107 nel 2007, 112 nel 2008, 119 nel 2009);
è soprattutto la violenza domestica la principale causa di morte per le vittime di femminicidio: nel 2010 il 37% delle vittime è morta per mano dei mariti, il 18% da un convivente o un fidanzato, il 9% da un ex compagno, il 13% da parenti. Il 70,8% delle vittime e il 76% degli assassini sono di nazionalità italiana;
una donna su tre, in Italia, dai 16 ai 70 anni, è stata vittima di qualche tipo di violenza fisica;
8 casi di violenza o molestie su 10 avvengono in casa, ma il 90% delle molestie non viene denunciato.
(Dati Istat 2010)
Ma molte donne, in Colombia come in Italia, non accettano più di essere le vittime e prendono la parola perché non vogliono che scenda il silenzio sulle violenze che subiscono, perché esigono giustizia, perché vogliono affermare la libertà di decidere delle loro vite nel pubblico e nel privato e desiderano una società dove le relazioni tra uomini e donne si basino sul rispetto e il riconoscimento reciproco e dove la guerra sia considerata una vergogna.
INSIEME A TUTTE LE DONNE DEL MONDO FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE PER DIRE CON FORZA:
NÈ GUERRA CHE CI DISTRUGGA, Nè PACE CHE CI OPPRIMA!
Donne in Nero di Padova
25 novembre 2011
http://controlaguerra.blogspot.com/
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