Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

26 febbraio 2016

STANCHE DI GUERRA

Si sente parlare di un imminente intervento militare in Libia, con l’Italia a fare da capofila.
Si sentono notizie di un probabile invio di truppe ed armi in Iraq, a controllare la diga di Mosul e proteggere la ditta che ha avuto l’appalto per la manutenzione.

Sappiamo che dalla Sardegna partono continuamente tonnellate di bombe per rifornire l’Arabia Saudita, che sta bombardando lo Yemen, con migliaia di vittime civili. E questo in evidente violazione della legge 185/1990, che vieta la vendita di armi a paesi in guerra; Rete Disarmo ha presentato per questo un esposto alla Magistratura (vedi http://www.disarmo.org/rete/a/42663.html )

Immemori o noncuranti del fallimento di tutte le imprese militari degli ultimi decenni, i responsabili della politica estera e militare del nostro paese continuano a mettere in cantiere nuove guerre, a spendere miliardi in armamenti, a rifornire indirettamente di armi quel terrorismo che dicono di voler combattere.


Mentre aumenta nel mondo il numero dei disperati in fuga da guerre e regimi disumani, il nostro governo intrattiene rapporti di collaborazione economica e sovente anche militare con governi autoritari e responsabili di gravi violazioni della legalità internazionale  e dei diritti umani, come Egitto, Turchia, Arabia Saudita. La situazione della popolazione palestinese dei Territori Occupati è ormai invivibile e la complicità del nostro governo con quello di Israele è vergognosa.

Certo le ragioni di chi ripudia la guerra e cerca la faticosa strada della mediazione e dell’azione nonviolenta sono quanto mai inascoltate, sovente derise. Ma non vogliamo né possiamo rassegnarci.
Ci associamo all’appello lanciato nei giorni scorsi da Alex Zanotelli
Chiediamo a tutti e tutte coloro che ripudiano la guerra di diffonderlo.  

Mettiamoci idealmente a fianco delle popolazioni senza voce e senza speranze, per protestare contro la produzione e la vendita di armi, contro le nuove bombe atomiche in arrivo in Italia, contro la preparazione di  nuove guerre e la collaborazione con chi viola i diritti umani.

(CONDIVIDIAMO E FACCIAMO NOSTRO QUESTO COMUNICATO DELLE DONNE IN NERO DI ALBA)

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