Ma non è del tutto vero perché c'è chi continua a lottare, a resistere, a infilare granellini di sabbia nelle mostruose macchine di guerra.
E allora facciamoci gli auguri, auguriamoci di non rinunciare a ridere, a cantare, a lottare, cominciando ogni giorno da noi stesse, auguriamoci di rimanere un essere umano.
"Un
anno è passato e qui non si respira
un
anno è passato col dolore in tasca
un
anno rapinato da un male oscuro
passando
scavalcando ante scardinate
siamo
stanchi di parlare al vento
stanchi
di portare il lutto del mondo
nell'intimo
dell'occhio dietro la parola
stanchi
siamo come figli infranti
che
la rivolta ammanta di silenzio
ma
non abbiamo non abbiamo, no
non
abbiamo rinunciato a ridere
e
ogni giorno anche a cantare
e
ogni mattino anche a lottare
e
ogni sera ad incidere parole
sul
corpo della vita che passa."
Toni Maraini
"Però si deve sapere per quali motivi si lotta, e si
deve cominciare da noi stessi, ogni giorno da capo"
Etty Hillesum
“... Ne hai ora abbastanza come auguri per
l'anno nuovo? Procura allora di rimanere un essere umano. Rimanere un essere
umano è la cosa principale. E questo vuol dire rimanere saldi e chiari e
sereni, sì sereni malgrado tutto, perché lagnarsi è segno di debolezza.
Rimanere umani significa gettare con gioia la
propria vita "sulla grande bilancia del destino" quando é necessario
farlo, ma nel contempo gioire di ogni giorno di sole e di ogni bella nuvola;
ah, non so scrivere una ricetta per essere umani, so soltanto come si è
umani...”.
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