Dal muro
dell'apartheid israeliano sulla terra palestinese al muro della vergogna degli
Stati Uniti sulla terra indigena al confine con il Messico - quasi 70 muri in
tutti i continenti oggi stanno lacerando le terre e le vite delle
persone mentre fortificano confini spesso definiti
unilateralmente. Causano migliaia di morti ogni anno e distruggono mezzi
di sostentamento. Sono monumenti di espulsione, esclusione, oppressione, discriminazione
e sfruttamento.
“Ogni
barriera ci dà l’illusione di proteggerci e, al tempo stesso, ci rinchiude. E
ci esclude.
Questo vale per i muri fisici, naturalmente, ma anche per quelli mentali, che ci fanno davvero credere che si possa delimitare un confine netto tra un «noi» e un «loro».
Questo vale per i muri fisici, naturalmente, ma anche per quelli mentali, che ci fanno davvero credere che si possa delimitare un confine netto tra un «noi» e un «loro».
E, soprattutto, che in «loro» si annidi sempre
l’insidia, o il potenziale pericolo. Che ci invitano a isolarci, a respingere,
a rifiutare l’incontro e il confronto. Separando, chiudendo e blindando ci
propongono un mondo meschino, ombelicale, a compartimenti stagni, in cui la
diversità è una minaccia e l’inarrivabile omogeneità un fine a cui tendere.
Un mondo
chiuso, appunto.” (Carlo Greppi, L’età dei muri,
Feltrinelli 2019)
Oggi più che mai, invece dei muri dobbiamo costruire fraternità, una
fraternità universale, un modo realmente nuovo, moderno, di vedere,
intendere e organizzare le relazioni tra le persone e i popoli, i rapporti con
la natura, la società, l’economia.
Con le persone colpite da
questi muri e con i movimenti che pongono giustizia, libertà e uguaglianza come
strumenti per risolvere i problemi di questo pianeta,
ci
uniamo all’appello per il 9 novembre come giornata globale per un mondo senza
muri.
La proposta è
partita da decine di associazioni palestinesi e messicane ed è sostenuta a
livello internazionale da altre associazioni e comitati di solidarietà (si veda:
https://www.stopthewall.org/2017/06/19/november-9-global-day-action-world-without-walls)
In Italia hanno
aderito - tra gli altri - la rete nazionale delle Donne in Nero contro la
guerra, la Rete della Pace, il Gruppo Abele.
A PADOVA SAREMO IN PIAZZETTA GARZERIA
SABATO 9 NOVEMBRE ALLE 11.30
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Costruiamo ponti non muri !
Donne in Nero
Padova 9 novembre 2019
donneinnero.padova@gmail.com
controlaguerra.blogspot.com
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