Dopo la strage di ieri a Parigi,
ascolto, guardo, leggo e non mi stupisco, mi sembra che rientra in una logica
che ormai sembra dominante, la logica dell’odio - odio seminato e coltivato,
stimolato, provocato, alimentato… un meccanismo infernale di morte. Una logica
che va aldilà della ferita alla libertà di espressione, dei nostri valori
calpestati. Penso che noi per primi abbiamo ferito la libertà di espressione,
abbiamo calpestato i nostri valori: da anni in nome di questi valori portiamo
guerre, uccidiamo, umiliamo, seminiamo odio, da anni i nostri media nascondono
i nostri orrori, le nostre vittime.
Mi spaventa oggi questo sguardo solo
sugli altri, i terroristi, uno sguardo che non riesce a includerci con le
nostre responsabilità.
Mi spaventa il dilagare della
disumanità, quella di chi uccide - come a Parigi - dei giornalisti per le loro
idee, quella che uccide di freddo, di fame e di indifferenza a Gaza e nei campi
profughi dei siriani, quella che non prova nulla davanti agli annegati nel
Mediterraneo, quella che manifesta in Germania contro l’islamizzazione
dell’Occidente… l’elenco potrebbe continuare all’infinito, in poche parole la
disumanità che non riconosce nell’altro un essere umano e si sente in diritto
di spezzarne la vita.
La storia è complicata, la realtà è
complessa, c’è molto lavoro da fare, ma dobbiamo partire da noi stessi,
rimanere umani.
Marianita
“Il marciume che c’è negli altri c’è anche noi…e non vedo
nessun’altra soluzione, veramente non ne vedo nessun’altra, che quella di
raccoglierci in noi stessi e di strappar via il nostro marciume. Non credo più
che si possa migliorare qualcosa nel mondo esterno senza aver prima fatto la
nostra parte dentro di noi. E’ l’unica lezione di questa guerra: dobbiamo cercare
in noi stessi, e non altrove.
… Una pace futura potrà essere veramente tale solo se prima
sarà stata trovata da ognuno in se stesso – se ogni uomo si sarà liberato
dall’odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato
quest’odio e l’avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in
amore se non è chiedere troppo. E’ l’unica soluzione possibile…
…. Non vedo altre alternative, ognuno di noi deve
raccogliersi e distruggere in se stesso ciò per cui ritiene di dover
distruggere gli altri. E convinciamoci che ogni atomo di odio che aggiungiamo
al mondo lo rende ancor più inospitale.”
(Dal Diario
1941-1943 di ETTY HILLESUM)
Nessun commento:
Posta un commento