Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

31 marzo 2017

CONTRO I DECRETI MINNITI DALLA PARTE DELL'UMANITA'

A Ventimiglia, confine ligure con la Francia, chi soccorre i migranti bloccati alla frontiera offrendo loro panini, acqua e the, rischia la denuncia come è accaduto a tre volontari francesi.
All’altro capo dell’Italia, nel mare che divide la Sicilia dalle coste africane e in acque internazionali, le navi di alcune organizzazioni non governative che vigilano su eventuali naufragi e, nel caso, soccorrono i naufraghi o recuperano i corpi di chi non ce l’ha fatta, sono indagate dalla Procura della Repubblica di Catania che le sospetta di favorire l’immigrazione clandestina se non addirittura di agevolare gli scafisti.
Ovunque in Europa assistiamo alla diffusione dei “crimini di solidarietà”: succede che chi aiuta i migranti viene criminalizzato, processato, forse addirittura detenuto.

Di fronte al fenomeno dei profughi e migranti in cerca di salvezza nei nostri paesi, l’Europa chiude le frontiere, innalza muri, paga governi dittatoriali perché impediscano alle persone di partire, criminalizza i volontari che le soccorrono per scoraggiare il coinvolgimento della società civile.

In Italia con i decreti Minniti si pensa di affrontare il problema della sicurezza urbana e delle migrazioni con misure poliziesche e giudiziarie e limitando il diritto d’asilo.



Contro questi provvedimenti alcuni personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo hanno lanciato un appello che noi Donne in Nero vi invitiamo a sottoscrivere e diffondere:

In questi giorni le Camere stanno discutendo due decreti - quello sulla "sicurezza urbana" e quello sul "contrasto all'immigrazione illegale"- che portano il nome del Ministro dell'Interno, Marco Minniti.

Entrambi i decreti hanno la stessa radice: la persecuzione dei poveri, dei senza fissa dimora, degli immigrati e la filosofia della "prevenzione" per via giudiziaria e poliziesca del disagio sociale, del malessere urbano e la limitazione del diritto d'asilo.
Con il decreto sulla "sicurezza urbana", in nome del "decoro" e della "tranquillità" dei cittadini si dà ai sindaci il potere di sanzionare, multare ed espellere i poveri e i senza fissa dimora dai centri storici. Con il decreto sulla immigrazione si ripristinano e si rilanciano i centri di detenzione e si limita gravemente - una previsione incostituzionale - ai richiedenti asilo la  possibilità di ricorso.

Questi due decreti trattano i poveri come delinquenti e i richiedenti asilo come truffatori: invece di affrontare la povertà e la fuga dalle guerre con le politiche sociali, la solidarietà, i diritti si sceglie la strada punitiva, securitaria, poliziesca.
Chiediamo ai deputati e ai senatori - nel prosieguo della discussione parlamentare - di negare l'approvazione a questi due decreti e sosteniamo la mobilitazione delle organizzazioni della società civile che si stanno opponendo a questi due provvedimenti.

Fabrizio Gifuni, Wilma Labate, Giulio Marcon, Valerio Mastandrea, Roberto Saviano, Andrea Segre, Padre Alex Zanotelli…

SE SEI D’ACCORDO, INVIA LA TUA ADESIONE A:  appello2017@gmail.com

Il diritto d’asilo è un diritto fondamentale che non può essere negato a nessuno, tanto meno in nome di una sicurezza che non si raggiungerà mai con muri, fili spinati e forze armate, ma costruendo relazioni che rassicurino, nella conoscenza reciproca.


Per questo noi Donne in Nero saremo in piazza Cavour a Padova, mercoledì 5 aprile alle 17.30, per unirci a quante e quanti hanno manifestato e manifestano contro le politiche di chiusura, respingimenti, espulsioni, a quante e quanti direttamente sui confini, sulle navi, nelle città, continuano a prestare opera di accoglienza e di sostegno.


RESTIAMO UMANE - RESTIAMO UMANI

Nessun commento:

Posta un commento