"Perché Gaza è lontana dai suoi cari e attaccata ai suoi nemici, perché Gaza
è un'isola.
Ogni volta che esplode, e non smette mai di farlo, sfregia il volto del
nemico, spezza i suoi sogni e ne interrompe l'idillio con il tempo.
Perché il tempo a Gaza non è un elemento neutrale. Non spinge la gente
alla fredda contemplazione, ma piuttosto a esplodere e a cozzare contro la
realtà.
Il tempo laggiù non porta i bambini dall'infanzia immediatamente alla
vecchiaia, ma li rende uomini al primo incontro con il nemico.
Il tempo a Gaza non è relax, ma un assalto di calura cocente.
Perché i valori a Gaza sono diversi, completamente diversi.
L'unico valore di chi vive sotto occupazione è il grado di resistenza
all'occupante."
Diario di ordinaria tristezza - Mahmud Darwish in Una trilogia palestinese,
Feltrinelli, trad. E. Bartuli
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