Una giustizia femminista
per rispondere alle molteplici violenze
contro le donne
domenica 27 maggio h
10:00
presso Lìbrati – Libreria
delle donne
(via Barbarigo 91 Padova)
Donne in Nero e Centro Pandora
invitano
nell’ambito degli incontri di discussione e
riflessione politica organizzati da Lìbrati a continuare il percorso su
L'esperienza del Tribunale delle donne:
pratiche politiche di giustizia femminista
Prosegue il nostro percorso condiviso intorno al tema della
giustizia femminista.
A partire dall’esperienza del Tribunale delle donne, raccontata
nel libro Il Tribunale delle Donne. Un approccio femminista alla giustizia
a cura delle Donne in Nero e del Centro per gli Studi delle donne di Belgrado, ragioneremo
di giustizia femminista, del valore della presa di parola pubblica e delle
pratiche possibili di cambiamento
In particolare per questo incontro, ci siamo impegnate
a presentare le nostre proposte per la realizzazione di un laboratorio, aperto e pubblico, da tenersi in autunno, con
esperte giuridiche e non solo, in cui confrontarsi con testimonianze concrete
di donne che hanno subito ingiustizie.
Prepareremo inoltre l’incontro del 22 giugno
con Ilaria
Boiano.
VI ASPETTIAMO !
Appunti sull'incontro del 6 maggio 2018 a Padova, libreria
Librati.
La
riunione è cominciata con le relazioni sui libri :
- Fabio
Roia, Crimini contro le donne, Politiche,
leggi, buone pratiche, Franco Angeli 2017
- GianpaoloTrevisi,
L’amore che non c’è, Gabrielli
editori 2017
- Femminismo ed esperienza giuridica.
Pratiche, argomentazione e interpretazione, a cura di Anna
Simone e Ilaria Boiano, Efesto 2018.
INCONTRI CON ALTRI GRUPPI
¨ Donne CGIL: dell'assemblea dell’8
marzo sono stati raccolti gli interventi per farne un opuscolo. All'incontro
del 17 aprile erano presenti delegate di varie categorie, oltre alla segretaria
confederale che ci ha informate della decisione di preparare un opuscolo sul
lavoro delle donne, da presentare al congresso CGIL, e della convenzione col
Centro Antiviolenza per la questione delle molestie sul posto di lavoro. Su
questo tema c'è un grande interesse al confronto e al dialogo di tutte le
delegate, si sente il bisogno di formazione, anche per i maschi; è però un
percorso solo all'inizio, all'interno del sindacato.
¨ RIDIM Rete Italiana Donne
Immigrate:
l'incontro è avvenuto a seguito dell'incontro di Firenze, allo scopo di cercare
realtà coinvolgibili per la prevista sessione di genere del Tribunale Permanente
dei Popoli. RIDIM ha ribadito che la realtà delle immigrate è molto varia e
complessa, non ci sono solo quelle arrivate con i barconi, ma anche chi è già
qui, magari da molti anni ma ancora in difficoltà, casi di tratta, sfruttamento
delle badanti, ecc., tutte vittime di violenza istituzionale, accanto a forme
specifiche di violenza.
¨ LUNA ACCOGLIE DONNA, una cooperativa che
gestisce un gruppo di donne africane richiedenti asilo. La gestione
dell’accoglienza delle donne rifugiate è più complessa e difficile di quella
degli uomini che hanno solo il problema del lavoro. Hanno ribadito l'importanza dei figli per
queste donne, le difficoltà ai ricongiungimenti; sono disponibili a raccontare
il lavoro che stanno facendo e le loro difficoltà.
DISCUSSIONE E PROPOSTE: costruire
insieme una iniziativa per rendere pubblico quello che stiamo facendo e per
approfondire.
Domande:
Lo scopo principale è un
nostro approfondimento o vogliamo rivolgerci al l'esterno?
Il problema non è trovare le
testimonianze, è: cosa vogliamo fare?
Come rapportarsi, come
donne, alla magistratura?
Dalla discussione:
Non c'è una contrapposizione
tra approccio femminista e magistratura o approccio giuridico: quest'ultimo
dovrebbe potersi confrontare con le testimonianze e le storie delle donne; c'è
anche un margine di cambiamento nella cultura giuridica, senza neppure cambiare
le leggi, ma non possiamo farlo noi; per fare questo dovrebbero esserci persone
interne (professionalmente, avvocate/i, magistrati) abbastanza sensibili con
cui poter parlare, che si facciano carico delle cose da cambiare. Anche utile
parlare di risarcimento economico, cosa che si può fare solo in tribunale.
Noi non possiamo chiedere
sempre alle donne di denunciare le violenze, ogni storia è diversa, per chi
subisce violenza la cosa più importante è essere creduta, il riconoscimento e il
bisogno di verità, nell'empatia e cura.
Per il nostro
approfondimento giuridico è utile sentire persone come Ilaria Boiano e Marta
Capuzzo, avvocata giuslavorista, ma abbiamo bisogno anche di altre persone di
riferimento, per entrare nel concreto, per riconoscere le molestie, per avere
testimonianze e storie vere.
Proposta:
un laboratorio, aperto e pubblico, con esperte giuridiche e non
solo, per confrontarsi con le testimonianze concrete, da preparare insieme ai
gruppi e alle persone contattate, per settembre-ottobre.
Può essere un ciclo di
incontri, ad esempio 4, su 4 forme di violenza diverse; fare questa proposta di
lavoro alle altre, poi individuare le esperte.
E' necessario avere un
titolo, un insieme di parole per noi importanti, e la raccolta di
testimonianze.
Dovrebbe anche prevedere una
prospettiva di incontri ulteriori. Si tratterebbe infatti di una tappa di un
percorso che deve proseguire.
Per il prossimo incontro si
scriverà una breve pagina per presentare
la proposta, nel frattempo contatteremo i gruppi con cui siamo in contatto
per informarli dell’intenzione di cosltruire questo laboratorio e chiedendo se
sono disponibili a costruirlo insieme a noi.
Prossimo incontro alla Libreria
delle donne il 27 maggio con la proposta, la lettura e recensione dei libri, la
preparazione dell'incontro del 22 giugno con Anna Simone e Ilaria Boiano.
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