Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

19 maggio 2018

CONTINUA IL PERCORSO SULLA GIUSTIZIA FEMMINISTA

Una giustizia femminista
per rispondere alle molteplici violenze contro le donne

domenica 27 maggio h 10:00
presso Lìbrati – Libreria delle donne
(via Barbarigo 91 Padova)

Donne in Nero e Centro Pandora

invitano

nell’ambito degli incontri di discussione e riflessione politica organizzati da Lìbrati a continuare il percorso su

L'esperienza del Tribunale delle donne:
pratiche politiche di giustizia femminista



Prosegue il nostro percorso condiviso intorno al tema della giustizia femminista.
A partire dall’esperienza del Tribunale delle donne, raccontata nel libro Il Tribunale delle Donne. Un approccio femminista alla giustizia a cura delle Donne in Nero e del Centro per gli Studi delle donne di Belgrado, ragioneremo di giustizia femminista, del valore della presa di parola pubblica e delle pratiche possibili di cambiamento
In particolare per questo incontro, ci siamo impegnate a presentare le nostre proposte per la realizzazione di un laboratorio, aperto e pubblico, da tenersi in autunno, con esperte giuridiche e non solo, in cui confrontarsi con testimonianze concrete di donne che hanno subito ingiustizie.
Prepareremo inoltre l’incontro del 22 giugno con Ilaria Boiano.

VI ASPETTIAMO !


Appunti sull'incontro del 6 maggio 2018 a Padova, libreria Librati.

La riunione è cominciata con le relazioni sui libri :
-       Fabio Roia, Crimini contro le donne, Politiche, leggi, buone pratiche, Franco Angeli 2017
-       GianpaoloTrevisi, L’amore che non c’è, Gabrielli editori 2017
-       Femminismo ed esperienza giuridica. Pratiche, argomentazione e interpretazione, a cura di Anna Simone e Ilaria Boiano, Efesto 2018.


INCONTRI CON ALTRI GRUPPI

¨   Donne CGIL: dell'assemblea dell’8 marzo sono stati raccolti gli interventi per farne un opuscolo. All'incontro del 17 aprile erano presenti delegate di varie categorie, oltre alla segretaria confederale che ci ha informate della decisione di preparare un opuscolo sul lavoro delle donne, da presentare al congresso CGIL, e della convenzione col Centro Antiviolenza per la questione delle molestie sul posto di lavoro. Su questo tema c'è un grande interesse al confronto e al dialogo di tutte le delegate, si sente il bisogno di formazione, anche per i maschi; è però un percorso solo all'inizio, all'interno del sindacato.
¨   RIDIM Rete Italiana Donne Immigrate: l'incontro è avvenuto a seguito dell'incontro di Firenze, allo scopo di cercare realtà coinvolgibili per la prevista sessione di genere del Tribunale Permanente dei Popoli. RIDIM ha ribadito che la realtà delle immigrate è molto varia e complessa, non ci sono solo quelle arrivate con i barconi, ma anche chi è già qui, magari da molti anni ma ancora in difficoltà, casi di tratta, sfruttamento delle badanti, ecc., tutte vittime di violenza istituzionale, accanto a forme specifiche di violenza.
¨   LUNA ACCOGLIE DONNA, una cooperativa che gestisce un gruppo di donne africane richiedenti asilo. La gestione dell’accoglienza delle donne rifugiate è più complessa e difficile di quella degli uomini che hanno solo il problema del lavoro.  Hanno ribadito l'importanza dei figli per queste donne, le difficoltà ai ricongiungimenti; sono disponibili a raccontare il lavoro che stanno facendo e le loro difficoltà.

DISCUSSIONE E PROPOSTE: costruire insieme una iniziativa per rendere pubblico quello che stiamo facendo e per approfondire.

Domande:
Lo scopo principale è un nostro approfondimento o vogliamo rivolgerci al l'esterno?
Il problema non è trovare le testimonianze, è: cosa vogliamo fare?
Come rapportarsi, come donne, alla magistratura?

Dalla discussione:
Non c'è una contrapposizione tra approccio femminista e magistratura o approccio giuridico: quest'ultimo dovrebbe potersi confrontare con le testimonianze e le storie delle donne; c'è anche un margine di cambiamento nella cultura giuridica, senza neppure cambiare le leggi, ma non possiamo farlo noi; per fare questo dovrebbero esserci persone interne (professionalmente, avvocate/i, magistrati) abbastanza sensibili con cui poter parlare, che si facciano carico delle cose da cambiare. Anche utile parlare di risarcimento economico, cosa che si può fare solo in tribunale.
Noi non possiamo chiedere sempre alle donne di denunciare le violenze, ogni storia è diversa, per chi subisce violenza la cosa più importante è essere creduta, il riconoscimento e il bisogno di verità, nell'empatia e cura.
Per il nostro approfondimento giuridico è utile sentire persone come Ilaria Boiano e Marta Capuzzo, avvocata giuslavorista, ma abbiamo bisogno anche di altre persone di riferimento, per entrare nel concreto, per riconoscere le molestie, per avere testimonianze e storie vere.

Proposta:
un laboratorio, aperto e pubblico, con esperte giuridiche e non solo, per confrontarsi con le testimonianze concrete, da preparare insieme ai gruppi e alle persone contattate, per settembre-ottobre.
Può essere un ciclo di incontri, ad esempio 4, su 4 forme di violenza diverse; fare questa proposta di lavoro alle altre, poi individuare le esperte.
E' necessario avere un titolo, un insieme di parole per noi importanti, e la raccolta di testimonianze.
Dovrebbe anche prevedere una prospettiva di incontri ulteriori. Si tratterebbe infatti di una tappa di un percorso che deve proseguire.

Per il prossimo incontro si scriverà una breve pagina per presentare la proposta, nel frattempo contatteremo i gruppi con cui siamo in contatto per informarli dell’intenzione di cosltruire questo laboratorio e chiedendo se sono disponibili a costruirlo insieme a noi.

Prossimo incontro alla Libreria delle donne il 27 maggio con la proposta, la lettura e recensione dei libri, la preparazione dell'incontro del 22 giugno con Anna Simone e Ilaria Boiano.

1 commento:

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