La pandemia ci ha fatto scoprire quanto siamo fragili e vulnerabili e come lo smantellamento avvenuto negli ultimi anni della sanità pubblica abbia favorito la diffusione del contagio provocando migliaia di vittime.
Abbiamo capito che SICUREZZA significa disporre di strutture
sanitarie e cure adeguate e questo implica investire di più nella SANITà PUBBLICA.
Invece, proprio in questo periodo, il governo ha deciso di:
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- · -permettere alle industrie belliche, ritenute “essenziali”, di continuare a produrre
- continuare ad acquistare:
-
cacciabombardieri F35 : un F35 costa 135 milioni di euro con cui si potrebbero
acquistare 1350 letti per
terapia intensiva
- un nuovo sottomarino che costa 650
milioni di euro con cui si potrebbero acquistare 6550 letti per terapia
intensiva
- nuovi
blindati, elicotteri, missili per una spesa in 6 anni di 5000 milioni di
euro con cui si potrebbero acquistare 4200 letti ospedalieri in più
all’anno
· - fare esercitazioni militari in
Sardegna mentre la popolazione è ancora
confinata nelle proprie case
Abbiamo
bisogno di una SICUREZZA ARMATA?
O di
una SICUREZZA che difenda la VITA?
La produzione e il commercio di armi, gli eserciti, le spedizioni
e le esercitazioni militari non difendono la vita ma portano la morte,
necessitano del “Nemico”, peggiorano i rapporti sociali, contribuiscono ad alimentare i conflitti, assorbono grandi
quantità di risorse a scapito di settori essenziali, quali sono tutti i settori
di cura.
Riteniamo urgente:
- · ridurre drasticamente le spese militari (70 milioni di euro al giorno!)
- · convertire l’attività delle industrie belliche per produrre attrezzature e dispositivi utili per la sanità: in Italia ci sono 231 fabbriche di armi e 334 aziende annoverate nel registro delle imprese a produzione militare, mentre c’è una sola fabbrica che produce respiratori polmonari.
Prima la vita, per tutte e tutti insieme, sicure/i in
una terra liberata dallo sfruttamento delle risorse, dall’inquinamento, da
tutte le armi
Padova, 6 maggio 2020
donneinnero.padova@gmail.com -
centropandorapadova@gmail.com
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