Il 4 novembre, anniversario della fine della “inutile strage” della prima guerra mondiale, vogliamo ricordare la carneficina che ha costato la vita a 660.000 soldati italiani e ha causato 16 milioni di vittime in tutto il mondo.
Vogliamo ricordare le vittime di questa e di tutte le guerre: solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise.
Il generale Luigi Cadorna, comandante in capo dell’esercito italiano fino al novembre del 1917, è uno dei maggiori responsabili di questa carneficina e delle centinaia di fucilazioni per decimazione e giustizia sommaria di soldati che si erano rifiutati di partecipare ai massacri o che avevano disobbedito agli ordini criminali di chi li aveva mandati al macello.
Dal telegramma del generale Luigi Cadorna del 1 novembre 1916: “… ricordo che non vi è altro mezzo idoneo a reprimere il reato collettivo che quello dell’immediata fucilazione dei maggiori responsabili e allorché l’accertamento personale dei responsabili non è possibile rimane il dovere e il diritto dei comandanti di estrarre a sorte tra gli indiziati alcuni militari e di punirli con la morte…”.
E’ questo personaggio degno di avere una via intitolata al suo nome? Pensiamo piuttosto che si dovrebbero ricordare i Fucilati per decimazione e giustizia sommaria durante la prima guerra mondiale.
Per questo, per restituire loro dignità e memoria, mercoledì 4 novembre 2020 dalle 12.30 alle 13.30 saremo in via Cadorna (incrocio con via Cavalletto) per un’azione simbolica di giustizia riparativa.
Auspichiamo inoltre che il Parlamento italiano approvi finalmente – come altri paesi europei ex belligeranti hanno già deliberato - la proposta di legge che riabiliti i soldati italiani uccisi per fucilazione e decimazione durante il primo conflitto mondiale.
Donne in Nero e Centro Pandora
Aderiscono: Movimento Internazionale della Riconciliazione – Coordinamento padovano per il Centenario della Grande Guerra 4 novembre 2020
Da “Officina del macello. 1917 la decimazione della Brigata Catanzaro” di GIANLUCA COSTANTINI e ELETTRA STAMBOULIS
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