Lisbona 19, 20, 21 novembre – Vertice NATO
NOI DONNE DICIAMO NO ALLA NATO
Manifestiamo a PADOVA, e contemporaneamente in decine di altre città, in Italia e in Europa, per dire che - nel silenzio della grande informazione – a Lisbona si stanno prendendo decisioni pericolose che di fatto ostacolano il cammino della pace nel mondo.
In quanto donne manifestiamo contro la NATO perché:
- non vogliamo un mondo dominato dalla logica delle armi;
- le donne soffrono di più per gli effetti della guerra; sono la maggioranza delle vittime civili, le rifugiate e le sfollate; migliaia sono prive di mezzi di sopravvivenza;
- le spese militari della NATO hanno significato meno fondi per l'istruzione, la salute e altri servizi molto necessari alle donne, che sostengono la maggior parte del peso della vita domestica; il governo taglia le spese sociali, non quelle militari;
- con le basi e le presenze militari aumentano le violenze contro le donne e lo sfruttamento sessuale.
La NATO NON SERVE alla DIFESA e alla SICUREZZA:
- E' un'alleanza militare che passa sopra all'ONU e al sistema di leggi internazionali,
- accelera la militarizzazione del mondo,
- fa aumentare le spese per gli armamenti (il 75% della spesa militare mondiale è dei paesi NATO).
- Dal 1999 è passata da una strategia di difesa ad una strategia di interventi allargata a tutto il mondo, ovunque si giudichino minacciati gli "interessi" dei paesi membri.
- Nel 1999 la NATO ha promosso la guerra nei Balcani, chiamandola "guerra umanitaria".
- Da 9 anni sta portando avanti una guerra brutale in Afghanistan, con gli obiettivi dichiarati, evidentemente irraggiungibili, di "sconfiggere il terrorismo" e "portare la democrazia" mentre la situazione per la popolazione civile è sempre più tragica.
Nel Vertice della NATO del 19-21 novembre sarà adottato un nuovo Concetto Strategico. Impegnerà nuovamente la NATO nelle strategie che ci preoccupano: l'aumento del numero dei paesi membri, l'espansionismo militare, la militarizzazione dell'Europa, il mantenimento di armi nucleari.
Tra l'altro potrebbe anche essere ratificata la decisione di trasferire in
Italia (AVIANO) tutte le testate nucleari USA sparse in Europa. Il territorio italiano è oramai ricoperto di basi militari: ce ne sono più di 100, da Bolzano a Lampedusa, e rendono il nostro paese complice degli interventi armati nel mondo; queste strutture costituiscono un grave pericolo per la sicurezza dei cittadini, esponendoli al rischio di incidenti, ad inquinamento e alla possibilità di attentati terroristici.
Come donne, vogliano chiarire che non vediamo alcun ruolo della NATO per la nostra sicurezza. La vera sicurezza deriva da negoziati pacifici e dalla composizione nonviolenta dei conflitti:
Noi rifiutiamo che la risposta alle crisi globali e regionali sia sempre militare. Rifiutiamo di vivere nel terrore delle armi nucleari e rifiutiamo una nuova corsa agli armamenti. Rifiutiamo che il denaro pubblico venga sprecato in armi e imprese militari.
In particolare, conoscendo dalle donne afgane le sofferenze causate dalla guerra, chiediamo con forza il ritiro di tutte le truppe, a partire da quelle italiane, dall'Afghanistan.
Donne in nero di Padova
http://controlaguerra.blogspot.com/
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