Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

03 luglio 2012

1000 PENSIERI CONTRO LA GUERRA: TAGLIARE LE SPESE MILITARI


Quattro miliardi e 623 milioni in un anno: è l’ammontare delle risorse che potrebbero essere recuperate riducendo le spese militari in Italia nel 2012.
Il bilancio della Difesa per quest’anno è pari a 19,895 miliardi di euro, di cui quasi 15 destinati al sovvenzionamento di esercito, marina ed aeronautica, con una crescita del 4,4% rispetto al
2011 dettata principalmente dall’aumento dei costi per il personale.
A proposito del personale: in Italia ci sono oggi ben 180.000 militari. Non solo: il  numero di comandanti è superiore a quello dei comandati. Tre miliardi di  euro potrebbero entrare in cassa decurtando le forze armate di 60.000 unità, portandole così dalle attuali 180.000 a 120.000.
Altri 783 milioni di euro potrebbero venire per il 2012 dalla riduzione dei «Programmi d’arma», con la cancellazione degli impegni per la produzione di 90 cacciabombardieri F35 (complessivamente ci costeranno 10 miliardi di euro) e dei finanziamenti previsti quest’anno per la costruzione di 4sommergibili Fremme delle due fregate «Orizzonte».
748 milioni di euro potrebbero poi pervenire dal ritiro delle truppe italiane dalla missione in Afghanistan.
Inoltre, 72 milioni di euro verrebbero incamerati se si ponesse termine alle operazioni, sbagliate, di pattugliamento delle nostre città ad opera del personale delle forze armate.
L’abolizione della cosiddetta mini-naja (cioè del programma «Vivi le Forze Armate, militare per tre settimane») porterebbe in cassa altri 20 milioni.
In tutto 4,62 miliardi da destinare subito, appunto, a usi decisamente più «civili», come il servizio civile nazionale, sovvenzionato con 299 milioni di euro nel 2008 e soltanto 68 nel 2012, e la cooperazione, il cui finanziamento pubblico è stato praticamente azzerato.

(a cura di Sbilanciamoci) 


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