2 ottobre
GIORNATA
INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
anniversario della nascita
di Gandhi (2 ottobre 1869)
«Al momento della votazione
per l'art. 11, cioè quello contro la guerra - "L'Italia ripudia la
guerra”, è stato scelto il termine più deciso e forte - tutte le donne che
erano lì, 21, siamo scese nell'emiciclo e ci siamo strette la mano tutte
insieme, eravamo una catena, e gli uomini hanno applaudito.
E per questo, quando ora
vedo tutti questi mezzucci per giustificare i nostri interventi italiani nelle
varie guerre che aborriamo, io mi sento sconvolta perchè penso a quel momento,
penso a quelle parole e penso che se non sono le donne che difendono la pace
prima di tutto non ci sarà un avvenire per il nostro paese e per tutti i paesi
del mondo.»
(Da un'intervista a Teresa Mattei, partigiana,
a Radio3 Mondo, 2 giugno2006)
NONVIOLENZA significa
resistenza attiva ad ogni forma di violenza e, innanzitutto, alla guerra,
espressione massima della violenza umana.
NONVIOLENZA vuol dire RIPUDIO
DELLA GUERRA: oggi in Italia ciò significa uscire dalle guerre fatte in nome
nostro contro il dettato costituzionale (art.11).
Senza
armi e strutture militari non ci sarebbero guerre.
Il nostro governo, anche in
questo momento di grave crisi economica, continua a sperperare risorse in spese
militari. Solo qualche dato:
-
Il
bilancio 2011 delle forze armate è stato di 23 miliardi di euro: con questi
soldi si sarebbe coperta la spesa sanitaria della Regione Veneto per due anni e
mezzo.
-
Per
la missione in Afghanistan si spengono più di 2 milioni di euro al giorno: 500
giorni di missione costano come un anno di spesa sociale della Regione Veneto.
-
La
Difesa spende 10 miliardi di euro per l’acquisto di 90 cacciabombardieri F35:
con il costo di un solo aereo si potrebbe pagare l’indennità di disoccupazione
mensile a 150.000 lavoratori.
SENZA LA DIFFUSIONE
DI una cultura MILITARISTA che crea continuamente un nemico da temere (il
diverso, lo straniero, chi è “altro da noi”) e che ritiene normale, anzi
giusto, il ricorso alla armi, non ci sarebbero guerre.
Noi
pensiamo che l’uso della violenza e la cultura delle armi siano le più assurde,
le più stupide, le più crudeli attività che l’uomo abbia messo in campo nel corso della storia.
Ci
chiediamo: perché nessuno descrive lo scenario provocato dalle guerre da noi
supportate? Lutti, terrore, disperazione, stragi di civili, tabula rasa dei
diritti costituzionali e internazionali, accaparramento da parte delle potenze
occidentali di risorse per mantenere il loro modello di sviluppo. Lʼunica
cosa certa è che le numerose guerre degli ultimi 20 anni non hanno risolto
alcun conflitto, anzi spesso hanno lasciato una situazione peggiore.
Nel ricordo di Gandhi che ha insegnato e
praticato la lotta nonviolenta contro l’ingiustizia e l’occupazione straniera
rifuggendo dal ricorso alle armi, invitiamo a riflettere sullo sperpero di
risorse per perpetuare la logica della guerra che produce solo morte odio e
altra violenza.
nonviolenza
significa opporsi a ogni pratica di guerra con pratiche di pace
BASTA!
NON Più terra, non più
soldi, non più fabbriche per la guerra!
Donne in Nero di
Padova
Piazzetta Garzeria – Padova
2 ottobre 2012 - h 17.30
Piazzetta Garzeria – Padova
2 ottobre 2012 - h 17.30
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