Ancora
rappresaglie e vendetta in Palestina
Il rapimento e
l'uccisione di tre giovani coloni ebrei in Cisgiordania ha
riacutizzato il conflitto Israelo – Palestinese. Israele ha
scatenato il suo esercito contro città e i villaggi palestinesi in
un operazione denominata con sarcasmo “Guardiani dei nostri
fratelli”.
In qualsiasi Stato
civile rapimenti e sparizioni sono casi di polizia investigativa e
non il pretesto per scatenare una rappresaglia durissima, ora ancora
più minacciosa dopo il ritrovamento dei corpi dei tre giovani. Le
dichiarazioni dei rappresentanti del governo israeliano colpiscono
per la volontà distruttiva che esprimono. Demolire le case delle
famiglie dei due presunti colpevoli, e non solo , fa parte di una
cultura della vendetta,(di cui gli ebrei stessi sono stati vittime
nella Shoah,) che Israele continua ad applicare nella totale
impunità internazionale.
Attaccare
e distruggere centri culturali, luoghi di comunicazione, case
editrici ed archivi è parte del progetto di annientamento della
società e cultura palestinese.
14.000 soldati sono
stati mandati nelle case, nei villaggi, nelle città distruggendo
vite, beni e risorse:
10 persone morte ,
tra cui bambini, più di 500 persone sono state sequestrate e
incarcerate.
E' in questo clima
di incitamento all'odio e alla vendetta che è maturata l'atroce
uccisione di un giovane ragazzo palestinese da parte israeliana.
Chiediamo
giustizia, non vendetta , per questi giovani ragazzi rapiti ed
uccisi.
Giustizia
per il popolo palestinese, per il suo diritto ad esistere e a non
essere espropriato della sua terra.
Senza
giustizia non può esserci nessun processo di pace.
Non vogliamo tacere
perché non vogliamo essere complici.
A PADOVA
GIOVEDI' 10 LUGLIO IN PIAZZETTA GARZERIA DALLE ORE 18 ALLE ORE 19
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