2 GIUGNO : perché
siamo qui
Il
2 giugno è la festa della Repubblica, ovvero della “res publica”, di ciò che a
tutte e tutti appartiene. Una festa ormai da anni espropriata alle donne e agli
uomini di questo Paese e trasformata in parata militare, come se questo fosse
l’unico modo di rappresentare la Repubblica.
Ma la Repubblica siamo
noi:
le
donne e gli uomini che nella propria quotidianità ed in ogni territorio lottano
per riappropriarsi dei beni comuni, per un welfare universale e servizi
pubblici di qualità, per la dignità del lavoro e la fine della precarietà, per
il diritto alla salute e all’abitare, per l’istruzione, per una politica di
pace.
SIAMO SEMPRE STATE CONTRO LE PARATE MILITARI E, SOPRATTUTTO, CONTRO
LA MILITARIZZAZIONE DEI TERRITORI, DELLE NOSTRE VITE, DELLE NOSTRE MENTI,
CONTRO LA GUERRA E LA VIOLENZA.
OGGI LO SIAMO PIU' CHE MAI: NON SOLO PER LO SPRECO DI DENARO IN
TEMPO DI CRISI, MA ANCHE PER RISPETTO DEL DOLORE E DELLA SOFFERENZA DI CHI E'
COLPITO DAL TERREMOTO.
LA FESTA DELLA REPUBBLICA DOVREBBE ESSERE ANCHE LA
FESTA DELLA SOLIDARIETA' ATTIVA TRA TUTTE LE CITTADINE E I CITTADINI.
SIAMO IN PIAZZA
per
dire che vogliamo un 2 GIUGNO DIVERSO, smilitarizzato,
in cui fare festa come cittadine e cittadini di:
- un paese diverso, accogliente, fondato sul
rispetto, l’ascolto e il riconoscimento reciproco tra uomini e donne, tra
native/i e migranti, tra “noi” e “gli altri”;
- un paese in cui i/le giovani possano avere
un futuro e le persone anziane una vita dignitosa e serena;
- un paese in cui i beni comuni - aria,
acqua, terra, energia, il patrimonio storico, artistico e culturale, l'ambiente
naturale, il paesaggio
- restino fuori dalla logica di mercato;
- un paese che sappia affrontare i conflitti,
interni e internazionali, senza ricorrere all’uso della forza;
- un paese che investa non nelle armi e nella
guerra, ma nella cultura, la scuola, la salute, l’occupazione.
Donne
in Nero di Padova
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