Nessuna guerra è necessaria
Nessuna guerra è inevitabile
Nessuna guerra è umanitaria
Il nostro paese è in guerra: non si combatte sul nostro territorio, ma è in atto il meccanismo della guerra con tutto ciò che questo comporta: aumento delle spese militari, militarizzazione del territorio e delle menti.
Il nostro è un paese che fa la guerra: Kossovo, Serbia, Iraq, da 10 anni in Afghanistan ed ora anche contro la Libia.
stanche di guerra Continuiamo a levare la nostra voce
Contro la guerra e la cultura della guerra
Contro le dittature, i regimi, le occupazioni militari, le repressioni in corso
DICHIARIAMO LA NOSTRA NETTA OPPOSIZIONE
alla partecipazione dell’ITALIA alla missione di guerra in AFGHANISTAN e
al coinvolgimento nei bombardamenti in LIBIA.
In Afghanistan dopo 10 anni di guerra, dopo la morte di oltre 40.000 civili a causa, principalmente, dei bombardamenti aerei, tutti gli obiettivi inizialmente dichiarati sono falliti: lotta al terrorismo, portare democrazia e sicurezza, liberare le donne afghane.
In Libia chi ha forti interessi in quest’area nevralgica del mondo non ha perso tempo in pressioni diplomatiche, passando direttamente all’opzione militare in nome della difesa dei diritti umani, ma in realtà la guerra colpisce chi dichiara di voler proteggere e nessuna soluzione si profila.
Non è con la guerra che si porta la democrazia.
Non è con le bombe che si proteggono i civili.
Non c’è niente di umanitario nelle bombe italiane in Libia:
c’è solo la difesa di interessi economici, energetici, strategici
Consapevoli che la violenza genera solo violenza
CHIEDIAMO
il ritiro di tutte le truppe dall’Afghanistan
una soluzione negoziale e non armata della crisi libica
un cessate il fuoco immediato e rispettato da tutte le parti
sostegno alle lotte per la libertà e la democrazia dei popoli mediterranei e dei paesi arabi
accoglienza dignitosa per le popolazioni in fuga da povertà, dittature e guerre
Donne in Nero
Padova, 4 maggio 2011
http://controlaguerra.blogspot.com
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