Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

03 marzo 2011

Schede sui film

Rachel, non ti dimenticheremo



RACHEL
La vera storia di Rachel Corrie, una ragazza americana con sangue palestinese
un film di Simone Bitton
Francia/Belgio, 2008, 100'
www.cineagenzia.it/rachel

L’autrice di Il muro, la franco-israeliana Simone Bitton, torna nei territori occupati con un’inchiesta sulla morte di Rachel Corrie, la 23enne pacifista americana uccisa da un bulldozer dell’esercito israeliano nel marzo 2003, mentre stava tentando di bloccare la demolizione di una casa palestinese nella Striscia di Gaza. Come molti giovani, anche Rachel teneva un diario, dove raccoglieva una puntuale cronaca delle sue giornate e le sconvolgenti impressioni della realtà con cui veniva a contatto, per condividere la sua esperienza con i familiari e gli amici rimasti nella sua Olympia, nello stato di Washington.
Simone Bitton ricostruisce i drammatici fatti di quel giorno, mostrando per la prima volta le foto scattate dagli altri attivisti del gruppo di Rachel e i filmati delle telecamere di sorveglianza, e dando la parola a tutti i protagonisti del tragico evento, nel tentativo di far scaturire la verità da versioni contraddittorie tra loro. Verità o menzogna? Dichiarazioni sincere o pura propaganda?
Il documentario non è solo un tentativo di individuare i responsabili, problema che la polizia militare israeliana ha liquidato in fretta e rispetto al quale il governo americano non ha mai preteso chiarimenti, ma anche una commovente riflessione sulla giovinezza e l’idealismo.

“Rachel Corrie è morta a 23 anni e io ne ho 53, così, piuttosto semplicemente, compiango la mia giovinezza. In lei ho probabilmente visto allo stesso tempo la ragazza che sono stata e la figlia che avrei voluto avere. Mentre lavoravo al film, costantemente mi chiedevo: se non fosse morta, avrebbe perso la sua innocenza, la sua purezza? Sarebbe stata contaminata dal “pragmatismo” e dal “realismo”? Sarebbe, in parole povere, scesa a compromessi? Se non fosse morta, sarebbe comunque in qualche altro modo scomparsa? Ho realizzato il film a partire da questa idea. Da questo sentimento di profonda intimità, di vicinanza con questa ragazza che venne da lontano per morire su quella terra maledetta, di cui non smetto, film dopo film, di raccontare la sventura e la bellezza.” (Simone Bitton)







Maria piena di grazia
un film di Joshua Marston
Colombia, Ecuador, USA, 2003, 101’
Premiato in molti festival (Berlinale, Sundance, Seattle, Deauville)
www.mariafullofgrace.com

Maria è una giovane ragazza colombiana che lavora in una fabbrica che confeziona rose. Dotata di un carattere volitivo decide di non sottostare ai soprusi sul posto di lavoro e cerca un modo per guadagnare avendo anche scoperto di essere incinta e volendo tenere il bambino. Finisce così con l`accettare di esportare droga negli Stati Uniti trasportandola nel proprio stomaco. L´impresa ha un esito complesso perché a una delle due ragazze che viaggiano con lei esplode un contenitore nello stomaco e viene uccisa e sventrata per asportare la droga rimasta. Maria dovrà decidere che fare della vita sua e del nascituro.
Film didascalico se si vuole ma efficace nel mostrare un percorso purtroppo reale utilizzando una giovane attrice il cui volto davvero giustifica il titolo. Che non vuole essere provocatorio nonostante il contenuto. Perché ci vuole ricordare quanto sia difficile (e Maria ci riesce) conservare la grazia interiore in un mondo che sta facendo di tutto una merce.

“Non è soltanto un film di denuncia, un resoconto in cadenze di realismo giornalistico, peraltro efficace e dolorosamente coinvolgente… E’ una storia di formazione, un itinerario centrifugo di liberazione in cui la protagonista impara in che misura la libertà comporti sofferenza, perdita, spaesamento, distacco, solitudine…. La ‘grazia’, alla fine, pare proprio essere la disponibilità, a questa sofferta apertura al mondo.”
(da “Il Morandini 2011, dizionario dei film)

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